Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.
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In Her Ellement


1 Navigating Career Pivots and Grit with Milo’s Avni Patel Thompson 26:18
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How do you know when it’s time to make your next big career move? With International Women’s Day around the corner, we are excited to feature Avni Patel Thompson, Founder and CEO of Milo. Avni is building technology that directly supports the often overlooked emotional and logistical labor that falls on parents—especially women. Milo is an AI assistant designed to help families manage that invisible load more efficiently. In this episode, Avni shares her journey from studying chemistry to holding leadership roles at global brands like Adidas and Starbucks, to launching her own ventures. She discusses how she approaches career transitions, the importance of unpleasant experiences, and why she’s focused on making everyday life easier for parents. [01:26] Avni's University Days and Early Career [04:36] Non-Linear Career Paths [05:16] Pursuing Steep Learning Curves [11:51] Entrepreneurship and Safety Nets [15:22] Lived Experiences and Milo [19:55] Avni’s In Her Ellement Moment [20:03] Reflections Links: Avni Patel Thompson on LinkedIn Suchi Srinivasan on LinkedIn Kamila Rakhimova on LinkedIn Ipsos report on the future of parenting About In Her Ellement: In Her Ellement highlights the women and allies leading the charge in digital, business, and technology innovation. Through engaging conversations, the podcast explores their journeys—celebrating successes and acknowledging the balance between work and family. Most importantly, it asks: when was the moment you realized you hadn’t just arrived—you were truly in your element? About The Hosts: Suchi Srinivasan is an expert in AI and digital transformation. Originally from India, her career includes roles at trailblazing organizations like Bell Labs and Microsoft. In 2011, she co-founded the Cleanweb Hackathon, a global initiative driving IT-powered climate solutions with over 10,000 members across 25+ countries. She also advises Women in Cloud, aiming to create $1B in economic opportunities for women entrepreneurs by 2030. Kamila Rakhimova is a fintech leader whose journey took her from Tajikistan to the U.S., where she built a career on her own terms. Leveraging her English proficiency and international relations expertise, she discovered the power of microfinance and moved to the U.S., eventually leading Amazon's Alexa Fund to support underrepresented founders. Subscribe to In Her Ellement on your podcast app of choice to hear meaningful conversations with women in digital, business, and technology.…
Solennità di Gesù Cristo Re dell’Universo - Commento al Vangelo di don Fabio Rosini
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Don Fabio Rosini, direttore del Servizio per la Pastorale Universitaria della Diocesi di Roma, commenta il Vangelo del 24 11 2024, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’ Universo Nel Vangelo di questa Domenica Gv 18,33b-37 Gesù invita ad essere vigilanti. Dal Vangelo secondo Giovanni In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». Ascolta gli altri commenti
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Solennità di Gesù Cristo Re dell’Universo - Commento al Vangelo di don Fabio Rosini
Commento ai Vangeli della Domenica, anno C (2024-25), di don Fabio Rosini
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Don Fabio Rosini, direttore del Servizio per la Pastorale Universitaria della Diocesi di Roma, commenta il Vangelo del 24 11 2024, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’ Universo Nel Vangelo di questa Domenica Gv 18,33b-37 Gesù invita ad essere vigilanti. Dal Vangelo secondo Giovanni In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». Ascolta gli altri commenti
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Commento ai Vangeli della Domenica, anno C (2024-25), di don Fabio Rosini

1 III Domenica del tempo di Quaresima – anno c - Commento al Vangelo di don Fabio Rosini 8:59
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Don Fabio Rosini, docente di comunicazione e trasmissione della fede, Pontificia Università della Santa Croce, Roma, commenta il Vangelo del 23 03 25, III Domenica del tempo di Quaresima Nel Vangelo di questa Domenica (Lc 13, 1-9) Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”». Ascolta gli altri commenti…
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1 II Domenica di Quaresima – Anno C - Commento al Vangelo di don Fabio Rosini 8:34
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Don Fabio Rosini, docente di comunicazione e trasmissione della fede, Pontificia Università della Santa Croce, Roma, commenta il Vangelo del 16 03 25, II Domenica del tempo di Quaresima Nel Vangelo di questa Domenica (Lc 9,28b-36) Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto. Ascolta gli altri commenti…
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1 I Domenica del tempo di Quaresima – Commento al Vangelo di don Fabio Rosini 8:05
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Don Fabio Rosini, docente di comunicazione e trasmissione della fede, Pontificia Università della Santa Croce, Roma, commenta il Vangelo del 09 03 25, I Domenica del tempo di Quaresima Nel Vangelo di questa Domenica (Lc 4,1-13) Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l’uomo"». Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto"». Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano"; e anche: "Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra"». Gesù gli rispose: «È stato detto: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"». Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato. Ascolta gli altri commenti…
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1 VIII Domenica del tempo ordinario – anno c - Commento al Vangelo di don Fabio Rosini 9:20
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Don Fabio Rosini, docente di comunicazione e trasmissione della fede, Pontificia Università della Santa Croce, Roma, commenta il Vangelo del 02 03 25, VIII Domenica del tempo ordinario Nel Vangelo di questa Domenica (Lc 6,39-45) Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro. Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: "Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio", mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello. Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d'altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda». Ascolta gli altri commenti…
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1 VII Domenica del tempo ordinario – anno c - Commento al Vangelo di don Fabio Rosini 7:52
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Don Fabio Rosini, docente di comunicazione e trasmissione della fede, Pontificia Università della Santa Croce, Roma, commenta il Vangelo del 23 02 25, VII Domenica del tempo ordinario Nel Vangelo di questa Domenica (Lc 6,27-38) Gesù invita ad amare anche i nemici e ad essere misericordiosi come il Padre. Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio». Ascolta gli altri commenti…
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1 VI Domenica del tempo ordinario – Commento al Vangelo di don Fabio Rosini 9:11
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Don Fabio Rosini, docente di comunicazione e trasmissione della fede, Pontificia Università della Santa Croce, Roma, commenta il Vangelo del 16 02 25, VI Domenica del tempo ordinario Nel Vangelo di questa Domenica (Lc 6,17.20-26) Gesù ci invita a non rincorrere le cose passeggere ma a cercare le cose che non passano. Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne. Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti». Ascolta gli altri commenti…
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1 V Domenica del tempo ordinario – anno c - Commento al Vangelo di don Fabio Rosini 6:57
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Nel Vangelo di questa Domenica (Lc 5,1-11) In questo Vangelo Gesù incoraggia Simone e lo invita a prendere il largo Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. Ascolta gli altri commenti…
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1 Presentazione del Signore - Commento al Vangelo di don Fabio Rosini 9:18
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Don Fabio Rosini, docente di comunicazione e trasmissione della fede, Pontificia Università della Santa Croce, Roma, commenta il Vangelo del 02 03 25, Domenica della Presentazione del Signore Nel Vangelo di questa Domenica (Lc 2,22-40) Gesù è presentato da Maria e Giuseppe al tempio Dal Vangelo secondo Luca Lc 2,22-40 Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore - come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» - e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione - e anche a te una spada trafiggerà l'anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui. Ascolta gli altri commenti…
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1 Terza Domenica del tempo ordinario - Commento al Vangelo di don Fabio Rosini 9:36
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Don Fabio Rosini, docente di comunicazione e trasmissione della fede, Pontificia Università della Santa Croce, Roma, commenta il Vangelo del 26 01 25, III Domenica del Tempo Ordinario Nel Vangelo di questa Domenica Lc 1,1-4;4,14-21 Gesù insegna nella sinagoga. Dal Vangelo secondo Luca Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto. In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore». Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Ascolta gli altri commenti…
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1 Seconda Domenica del tempo ordinario - Commento al Vangelo di don Fabio Rosini 9:19
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Don Fabio Rosini, docente di comunicazione e trasmissione della fede, Pontificia Università della Santa Croce, Roma, commenta il Vangelo del 19 01 25, Battesimo del Signore Nel Vangelo di questa Domenica (Gv 2,1-11) Gesù compie il primo miracolo durante le nozze di Cana Dal Vangelo secondo Giovanni In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora». Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. Ascolta gli altri commenti…
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1 Battesimo del Signore - Commento al Vangelo di don Fabio Rosini 7:55
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Don Fabio Rosini, docente di comunicazione e trasmissione della fede, Pontificia Università della Santa Croce, Roma, commenta il Vangelo del 12 01 25, Battesimo del Signore Nel Vangelo di questa Domenica Nel Vangelo di questa Domenica Gesù è battezzato da Giovanni nel Giordano. Dal Vangelo secondo Luca Lc 3,15-16.21-22 In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento». Ascolta gli altri commenti…
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1 II Domenica dopo Natale - Commento al Vangelo di don Fabio Rosin 7:40
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Don Fabio Rosini, docente di comunicazione e trasmissione della fede, Pontificia Università della Santa Croce, Roma, commenta il Vangelo del 05 01 25, II Domenica dopo Natale Il Vangelo di questa Domenica Gv 1,1-18 Dal Vangelo secondo Giovanni In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato. Ascolta gli altri commenti…
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1 Domenica fra l'ottava di Natale - Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe - Commento al Vangelo di Don Fabio Rosini 11:50
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Don Fabio Rosini, docente di comunicazione e trasmissione della fede, Pontificia Università della Santa Croce, Roma,commenta il Vangelo del 29 12 2024, Domenica fra l’ ottava di Natale – Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe Nel Vangelo di questa Domenica Gesù rimane a Gerusalemme e Maria e Giuseppe angosciati lo cercano. Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2,41-52) I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini. Ascolta gli altri commenti…
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Commento ai Vangeli della Domenica, anno C (2024-25), di don Fabio Rosini

1 IV Domenica di Avvento - Commento al Vangelo di don Fabio Rosini 7:51
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Don Fabio Rosini, docente di comunicazione e trasmissione della fede, Pontificia Università della Santa Croce, Roma,commenta il Vangelo del 22 12 2024, IV Domenica di Avvento Nel Vangelo di questa Domenica Lc 1,39-45 La Vergine Maria visita la cugina Elisabetta. Dal Vangelo secondo Luca In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Ascolta gli altri commenti…
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Commento ai Vangeli della Domenica, anno C (2024-25), di don Fabio Rosini

1 III Domenica di Avvento - Commento al Vangelo di don Fabio Rosini 7:49
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Don Fabio Rosini, docente di comunicazione e trasmissione della fede, Pontificia Università della Santa Croce, Roma, commenta il Vangelo del 15 12 2024, III Domenica di Avvento Nel Vangelo di questa Domenica Lc 3,10-18 Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe». Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile». Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo. Ascolta gli altri commenti…
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