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1 Interview With Bob Stobener On "Leadership Communication" #213 22:42
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Bob Stobener , a seasoned leader celebrated for his adept communication skills, has a unique perspective on improving communication as a means to foster understanding and collaboration. Drawing from his creative background in cartooning and strategic advertising at a successful comedy club, Stobener believes that effective communication is essential not only for resolving conflicts but also for enhancing personal and professional growth. He emphasizes the importance of listening and forming genuine connections, demonstrating how these practices can lead to positive outcomes, as seen in his ability to guide team members toward fulfilling career paths. By advocating for open and honest dialogue, Stobener illustrates how strong communication skills can support individual success and organizational excellence across various industries. (00:01:52) Communication Skills: Comedy Club to Corporate Success (00:14:21) Transparent Interactions: The Foundation of Leadership Success (00:14:21) Transformative Impact of Transparent Leadership Communication (00:19:41) Mastering Communication Skills for Multifaceted Success Hosted by Larry Wilson Produced by: Verbal Ninja Productions Producer: R. Scott Edwards Sponsored by: The Wilson Method **Check out NEW upgraded website with FREE offer !! Visit: https://theWilsonMethod.com Link: TheWilsonMethod.com…
Stefano Rossi "Sentimenti maleducati"
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Stefano Rossi
"Sentimenti maleducati"
Coltivare l'intelligenza affettiva per insegnare ai ragazzi le cose dell'amore
Feltrinelli Editore
www.feltrinellieditore.it
Se le emozioni ci vengono assegnate dalla natura, i sentimenti sono figli della cultura. Cosa accade quando la scuola si limita a istruire e la famiglia non trova le parole per educare all’empatia e alle relazioni? Lo vediamo nelle classi, sui treni, sui social, dove dilagano comportamenti guidati da sentimenti maleducati.
“L’amore non si può spiegare, solo i poeti possono custodirne il segreto.” Frasi seducenti come questa di Novalis ci hanno fatto disertare l’educazione sentimentale. I comportamenti violenti, il riaffacciarsi tra i ragazzi di dinamiche relazionali ritenute superate portano il nome dell’analfabetismo sentimentale.
Stefano Rossi, che della cura dei ragazzi ha fatto la sua missione, ha racchiuso in questo libro idee e suggerimenti per far fiorire l’intelligenza affettiva, intrecciando neuroscienze, arte, filosofia e psicologia. I sentimenti nocivi alla base delle trappole dell’amore, di fatto, germinano già in giovanissima età per poi esplodere nella vita adulta sotto forma di narcisismo, manipolazione, dipendenza affettiva, controllo ossessivo, adescamento, violenza e stereotipi di genere. Prevenirli e contrastarli si può.
Troverete questo libro ricco di assist per nutrire il rispetto, l’attenzione e l’approccio all’altro, per insegnare il potere difensivo del “no” e la capacità di liberarsi da invidia, gelosia, paura, rancore, arroganza, che avvelenano la capacità dei nostri ragazzi di vivere relazioni sane e socialmente costruttive.
Da una delle voci più coinvolgenti della psicopedagogia italiana, autore dei best seller Mio figlio è un casino e Lezioni d’amore per un figlio, una guida indispensabile all’educazione sentimentale.
Stefano Rossi, psicopedagogista e conferenziere tra i più amati, è uno dei massimi esperti di educazione emotiva di bambini e adolescenti.Dopo aver lavorato come educatore di strada in contesti di marginalità e coordinato centri psicopedagogici per famiglie e minori, oggi è una voce autorevole nel panorama educativo italiano. Negli ultimi vent’anni ha formato più di ottocento scuole e oltre centomila insegnanti e genitori sugli strumenti da lui creati per l’educazione emotiva.Ogni anno da settembre a luglio è in tour nelle scuole, nelle piazze e nei teatri di tutto il Paese per far prosperare l’intelligenza emotiva nel cuore di bambini, ragazzi e adulti.Per Feltrinelli ha pubblicato Sentimenti maleducati (2024), i best seller Lezioni d’amore per un figlio (2023), Mio figlio è un casino (2022) e, indirizzato ai ragazzi, Se non credi in te, chi lo farà? (2024).
IL POSTO DELLE PAROLE
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Se le emozioni ci vengono assegnate dalla natura, i sentimenti sono figli della cultura. Cosa accade quando la scuola si limita a istruire e la famiglia non trova le parole per educare all’empatia e alle relazioni? Lo vediamo nelle classi, sui treni, sui social, dove dilagano comportamenti guidati da sentimenti maleducati.
“L’amore non si può spiegare, solo i poeti possono custodirne il segreto.” Frasi seducenti come questa di Novalis ci hanno fatto disertare l’educazione sentimentale. I comportamenti violenti, il riaffacciarsi tra i ragazzi di dinamiche relazionali ritenute superate portano il nome dell’analfabetismo sentimentale.
Stefano Rossi, che della cura dei ragazzi ha fatto la sua missione, ha racchiuso in questo libro idee e suggerimenti per far fiorire l’intelligenza affettiva, intrecciando neuroscienze, arte, filosofia e psicologia. I sentimenti nocivi alla base delle trappole dell’amore, di fatto, germinano già in giovanissima età per poi esplodere nella vita adulta sotto forma di narcisismo, manipolazione, dipendenza affettiva, controllo ossessivo, adescamento, violenza e stereotipi di genere. Prevenirli e contrastarli si può.
Troverete questo libro ricco di assist per nutrire il rispetto, l’attenzione e l’approccio all’altro, per insegnare il potere difensivo del “no” e la capacità di liberarsi da invidia, gelosia, paura, rancore, arroganza, che avvelenano la capacità dei nostri ragazzi di vivere relazioni sane e socialmente costruttive.
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“L’amore non si può spiegare, solo i poeti possono custodirne il segreto.” Frasi seducenti come questa di Novalis ci hanno fatto disertare l’educazione sentimentale. I comportamenti violenti, il riaffacciarsi tra i ragazzi di dinamiche relazionali ritenute superate portano il nome dell’analfabetismo sentimentale.
Stefano Rossi, che della cura dei ragazzi ha fatto la sua missione, ha racchiuso in questo libro idee e suggerimenti per far fiorire l’intelligenza affettiva, intrecciando neuroscienze, arte, filosofia e psicologia. I sentimenti nocivi alla base delle trappole dell’amore, di fatto, germinano già in giovanissima età per poi esplodere nella vita adulta sotto forma di narcisismo, manipolazione, dipendenza affettiva, controllo ossessivo, adescamento, violenza e stereotipi di genere. Prevenirli e contrastarli si può.
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1 Franca Pellizzari "Rose Valland" La storia tra le righe 14:57
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Franca Pellizzari "Rose Valland. Monuments Woman" Morellini Editore www.morellinieditore.it La storia tra le righe Festival di Letteratura Storica Legnano, 5 aprile 2025 Ore 12:00 Castello di legnano – Sala Crivelli Rose Valland con Franca Pellizzari Un’eroina della Resistenza francese che, a rischio della vita, spiò i nazisti durante l’occupazione di Parigi e riuscì a recuperare 60.000 opere d’arte trafugate alle famiglie ebree. È grazie a lei che i Monuments Men, resi celebri dal film di George Clooney, trovano i depositi nazisti, ma Rose non si limita a fornire indicazioni e, trasferita in Germania, recupera oltre 60.000 opere d’arte. Fino alla morte, nel 1980, si dedica alla sua missione: restituire alle famiglie ebree ciò che è stato loro sottratto, perché a chi ha perso tutto non si può togliere anche la memoria. Malgrado i riconoscimenti che la rendono una delle donne più decorate di Francia, il suo nome è poco noto, ma la storia di questa eroina silenziosa e modesta, capace di tener testa a gerarchi del calibro di Goering, merita di uscire dall’oblio. Franca Pellizzari È nata a Milano e vive a Monza. Laureata in Filosofia, ha dedicato la vita professionale ai ragazzi: ha insegnato al liceo classico e alle medie, ha dato vita a molteplici progetti di promozione della lettura e ha tradotto e scritto diversi libri destinati ai più giovani. Nel quinquennio appena concluso, durante il quale ha ricoperto la carica di assessore nel Comune di Lesmo, ha organizzato numerosi eventi culturali. Solo in epoca recente si è avvicinata alla scrittura per adulti; alcuni suoi racconti e un romanzo di cui è co-autrice sono stati pubblicati dalla Morellini Editore. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…

1 Amanda Colombo "La storia tra le righe" 11:56
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Amanda Colombo "La storia tra le righe" Festival di Letteratura Storica www.lastoriatralerighe.fondazionepalio.org Si terrà dal 4 al 7 aprile 2025 la terza edizione del Festival di Letteratura Storica "La storia tra le righe" di Legnano, che dopo il successo della seconda edizione, con tutti gli eventi sold-out e oltre 2000 presenze, si conferma un appuntamento molto atteso, in cui autori, editori e lettori possono condividere l’interesse e la passione per la Storia, nelle sue più articolate declinazioni, per tutte le età. Quattro giorni di eventi, tutti gratuiti, che coinvolgono l’intera città e hanno luogo nello storico Castello Visconteo e a Villa Jucker, sede della Fondazione Famiglia Legnanese, con una tappa al Teatro Tirinnanzi. Sarà Marco Buticchi ad inaugurare il Festival, venerdì 4 aprile a Villa Jucker, con il racconto della carriera dell'inventore Nikola Tesla, intrecciato all'attualità del conflitto israelo-palestinese (Il figlio della tempesta, ore 21). Il Castello Visconteo ospiterà invece gli incontri del sabato e della domenica. Sabato 5 aprile la mattinata si apre con Laura Pepe e la sua storia di Sparta, tutta ancora da raccontare (Sparta, Sala Previati, ore 11). Maria Novella Viganò, in dialogo con Valentina Zavoli, narrerà la storia della famiglia Lissi e della loro villa, teatro di numerose trasformazioni e accadimenti (La Superba, Cenobio, ore 11.30). A seguire tre incontri dedicati alle donne con Franca Pellizzari sull’eroina della Resistenza francese Rose Valland, che spiò i nazisti per recuperare 60.000 opere d’arte trafugate alle famiglie ebree (Rose Valland, Sala Crivelli, ore 12); Marina Marazza e il suo thriller storico incentrato sul mistero della Gertrude manzoniana (Il segreto della Monaca di Monza, Sala Cornaggia, ore 15); e David Salomoni sull’educazione militare che nel Medioevo veniva impartita anche alle donne. (Leonesse, Cenobio, ore 15). Il pomeriggio prosegue con Alessandra Selmi e la storia di Nina e Margherita, due donne agli estremi opposti della scala sociale che avranno il coraggio di battersi per forgiare il proprio destino (La prima regina, Sala Previati, ore 16), mentre Katia Tenti ricorderà come dopo uno dei processi più drammatici del Cinquecento trenta donne innocenti, le streghe dello Sciliar, abbiano perso la vita sul rogo (E ti chiameranno strega, Sala Crivelli, ore 17). Protagonisti dell’incontro con Luca Fezzi e Marco Rocco sono invece i gladiatori, il cui mito ha saputo resistere al tempo nella letteratura, nelle arti figurative, nel cinema e, oggi, nei videogiochi (Morituri – la vera storia dei gladiatori, Sala Cornaggia, ore 16.30), mentre Tommaso Braccini con la storia degli Argonauti ricostruirà la geografia e l'etnografia mitica del cuore dell'Europa, del Mediterraneo e delle sue sponde, e dell'Oceano illimitato (Il viaggio più pericoloso della storia, Cenobio, ore 17). Ancora, Marco Balzano con la sua storia di Mattia che, alla ricerca di una madre che non ha mai conosciuto, decide di indossare la camicia nera (Bambino, Sala Previati, ore 18) e Chiara Montani alle prese con un assassino da smascherare e una donna pronta a dipingere il volto della verità (L'artista e il signore di Urbino, Cenobio, ore 18.30). Infine, un insolito abbecedario dei cliché “medievali” nei media sarà il tema dell’incontro con Marco Brando (Medi@evo, Sala Crivelli, ore 18.30). La seconda giornata di Festival si conclude con Maurizio De Giovanni e il ritorno del commissario Ricciardi (Volver, Sala Capriate, ore 21). L’evento sarà accompagnato da una sessione di disegno live di Gianmauro Cozzi, art director di Sergio Bonelli Editore. Domenica 6 aprile si inizia con un’indagine piena di tensione ambientata nella Roma di Augusto assieme a Pino Imperatore (I demoni di Pausilypon, Sala Cornaggia, ore 11). Si prosegue catapultati nel Medioevo con Beatrice Del Bo e la storia dell’arsenico, all’epoca uno dei veleni più utilizzati per uccidere (Arsenico e altri veleni, Sala Previati, ore 11.30) e con Fabiano Massimi che racconterà invece un mistero legato alla prima presunta moglie di Mussolini su cui indagano l'ex commissario di polizia Sigfried Sauer e il suo collega Mutti (Le furie di Venezia, Cenobio, ore 12). Nel pomeriggio Duccio Balestracci condurrà alla scoperta di un Medioevo diverso, quello raccontato da una pattuglia di scrittori ‘non autorizzati’, persone comuni, non acculturate, che si esprimono in un volgare approssimativo, ma senza condizionamenti (L’Erodoto che guardava i maiali e altre storie, Sala Previati, ore 15) e poi si tornerà ai tempi dell’Impero Romano con Cristina Fantini che, in dialogo con Pietro Sorace, narrerà le gesta di Lucio Avidio Corvo (L’ultima notte di Ercolano, Cenobio, ore 15.30). Alessia Gazzola coinvolgerà il pubblico nelle indagini della sua investigatrice improvvisata nella Londra degli anni Venti (Miss Bee e il fantasma dell’ambasciata, Sala Capriate, ore 16) e Marco Scardigli narrerà la storia del patriota Luciano Manara, che lottò per un’Italia che non riuscì a vedere (Storia di un memorabile perdente, Sala Cornaggia, ore 17). Aneddoti e pettegolezzi sul Settecento inglese arriveranno nelle sale del Castello Visconteo grazie a Francesca Sgorbati Bosi e Irene Merli (Guida pettegola al Settecento inglese, Cenobio, ore 17). Si proseguirà con una visita immaginaria degli edifici di Padova in cui hanno vissuto grandi personaggi ripercorrendo le vie della città insieme a Silvia Gorgi (Le case straordinarie di Padova, Sala Crivelli, ore 16.30) e successivamente Franco Cardini accompagnerà il pubblico in un viaggio storico nella capitale austriaca (Vienna, Sala Previati, ore 17.30). Il pomeriggio si concluderà con Marilù Oliva che racconterà le donne della Bibbia dando loro la parola per narrare un altro punto di vista, quello femminile (La Bibbia raccontata da Eva, Giuditta, Maddalena e le altre, Cenobio, ore 18.30). Matteo Strukul chiuderà la terza giornata della manifestazione trasportando il pubblico in una Venezia sotterranea e inedita, teatro di due brutali omicidi (La cripta di Venezia, Sala Capriate, ore 21). Lunedì 7 aprile alle 21 al Teatro Tirinnanzi avrà luogo la chiusura ufficiale del Festival, affidata a Beppe Severgnini che, partendo dal suo libro Socrate, Agata e il futuro, farà una riflessione sul tempo che passa e gli anni complicati che stiamo vivendo. Un'attenzione particolare è riservata a bambini e ragazzi che potranno partecipare a letture e laboratori a tema storico, con momenti di gioco anche per i più piccoli. Il programma del sabato prevede un incontro con Lodovica Cima che racconta il suo libro Sylvie sogni di seta (Sala Fiamma, ore 11) e uno con Fabrizio Altieri sul libro Omicidio sull'Hindenburg (Sala Fiamma, ore 16). Due anche gli appuntamenti della domenica, un incontro in collaborazione con il Teatro Regio di Parma per raccontare i grandi miti dell’opera e la storia del teatro d’opera alle giovani generazioni (Sala Fiamma, ore 11) e un laboratorio a cura di Fortuna Nappi (Sala Fiamma, ore 16). Per tutta la durata del Festival sarà possibile visitare la mostra "Immaginare il Commissario Ricciardi" a cura di Luca Crovi, Tatjana Giorcelli e Piero Ferrante con illustrazioni di Daniele Bigliardo per immergersi nel mondo del famoso Commissario nato dalla penna di Maurizio De Giovanni. Nata nel 2023 su impulso di Fondazione Palio e del Comune di Legnano, ideata e curata da Incipit Eventi culturali e letterari di Amanda Colombo, con la collaborazione di Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Statale di Milano, Università degli Studi Milano Bicocca e Fondazione Arte della Seta Lisio-Firenze, la manifestazione intende consolidare il legame con la Storia della città di Legnano, già dal 1935 sede della tradizionale rievocazione del Palio, che celebra la leggendaria battaglia del maggio del 1176 in cui le truppe della Lega Lombarda arrestarono la calata dell’esercito imperiale di Federico Barbarossa, evento ricordato anche in un’opera di Giuseppe Verdi e nell’Inno di Mameli. Amanda Colombo è laureata in Filosofia con indirizzo in Comunicazioni sociali. Nel 1999 ha sposato il suo libraio di fiducia e oggi gestisce con lui la libreria di famiglia a Legnano. I libri sono la sua casa. Meno male che ci siete voi è il suo romanzo d’esordio. 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1 Dario Buzzolan "Baracca e burattini" 36:30
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Dario Buzzolan "Baracca e burattini" Mondadori Editore www.mondadori.it Elle fa l’attrice con convinzione e con altrettanta convinzione dipende da sostanze psicotrope. Alle sue spalle c’è la storia di una famiglia che si allunga dal Secondo conflitto mondiale sino al nostro presente. Dal nonno Ermes in avanti, un solo destino: quello che spezza, che consuma, che frantuma. Nessuno sa veramente restare (metaforicamente e non) dov’è, e in effetti ricorre di generazione in generazione l’espressione “fare baracca e burattini”. Nessuno sa tenere le persone che ha amato o quello che ha costruito. Tanto più il padre di Elle, Ranieri, che crede, da medico, di poter sollevare dal dolore e dalla vita i malati terminali e si trova al centro di una campagna mediatica che, nel corso del tempo, lo svilisce (“il medico che voleva giocare a fare Dio”) e lo espone a relazioni pericolose. L’unico luogo che calamita episodicamente le tre generazioni è la Casa Blu, una capanna vicino al mare che, con il tempo, è diventata un rifugio, uno studio, una residenza. Intorno alla Casa Blu ruotano i non detti e il buio della famiglia, ed è lì che con fatica ma anche con determinazione si riesce a illuminare lo strascico di violenza, di abbandoni e rinascite che Elle sta ancora scontando sulla sua pelle. Dario Buzzolan, nato a Torino nel 1966, è scrittore, drammaturgo e autore televisivo. Ha pubblicato diversi romanzi, tra cui Dall’altra parte degli occhi (premio Calvino 1999), Non dimenticarti di respirare (2000), I nostri occhi sporchi di terra (finalista al premio Strega 2009), Se trovo il coraggio (2013), Malapianta (2016), La vita degna (2018), In verità (2020) e Perché non sanno (2022). IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…

1 Raffaella Baritono "Furore. Gli Stati Uniti verso la guerra civile" Biennale Democrazia 18:01
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Raffaella Baritono "Furore. Gli Stati Uniti verso la guerra civile" Biennale Democrazia www.biennaledemocrazia.it Domenica 30 marzo, ore 11:00 Teatro Carignano, Torino Furore. Gli Stati Uniti verso la guerra civile Raffaella Baritono, Mattia Diletti, introduce Oliviero Bergamini. UniVerso per Biennale Democrazia. Negli Stati Uniti è in corso una «guerra civile fredda»? Alcuni dati lo suggeriscono. Il tasso di fiducia nel governo è al 22% (era il 77% negli anni Sessanta), e la polarizzazione cresce a ritmi vertiginosi: in soli otto anni (2016-2024) la quota di repubblicani che considera i democratici «immorali» è cresciuta dal 47 al 72%, quella inversa dal 35 al 63%. Ricondurre tutto a Trump, comunque, sarebbe miope: il processo di frammentazione sociale è in corso da oltre mezzo secolo, con lo scandalo Watergate e la crisi del manifatturiero. Il risultato, oggi, è un’America spaccata lungo confini profondi – economici, politici, culturali. Un fenomeno sempre più difficilmente reversibile. Raffaella Baritono è professoressa ordinaria di Storia e politica degli Stati Uniti presso il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Bologna. E’ attualmente direttrice del Centro Studi dipartimentale sugli Stati Uniti (LAB-USA), è stata direttrice del CISPEA (Centro Interuniversitario di Storia e Politica Euro-Americana), nonché presidente della SIS (Società Italiana delle Storiche) e vicepresidente dell’AISNA (Associazione Italiana di Studi Nord Americani). Ha fatto parte anche del Comitato direttivo della SISI (Società Italiana di Storia Internazionale). È stata co-direttrice ed attualmente fa parte del Comitato direttivo della rivista “Ricerche di Storia Politica” e di “Scienza&Politica” e ha fatto parte, per due mandate, del Comitato direttivo della rivista “Il Mulino”. È attualmente membro del Comitato direttivo dell’Associazione Il Mulino e fa parte del Comitato editoriale della casa editrice Il Mulino e del Comitato scientifico della Fondazione Gramsci-Emilia Romagna. È anche socia dell’Accademia delle Scienze dell’Università di Bologna. Ha svolto periodi di ricerca all’estero (University of Wisconsin-Madison, University of Southern Illinois, Indiana University, Columbia University, University of Oxford, SciencePo-Lyon). I suoi interessi di ricerca riguardano la storia politica e politico-intellettuale statunitense, nonché della storia politica dei femminismi americani. Fra le sue pubblicazioni più recenti: Eleanor Roosevelt. Una biografia politica, Bologna, Il Mulino, 2021, «A bad edition of a Polish king»: i presidenti americani e le trasformazioni del sistema politico contemporaneo, in Giovanni Orsina e Maurizio Ridolfi , a cura di, La Repubblica del presidente. Istituzioni, pedagogia civile e cittadini nelle trasformazioni delle democrazie, Roma, Viella, 2022, pp. 325-342; Angela Davis, Roma, Carocci, 2024. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
Tea Ranno "Cuore di cristallo" battello a vapore www.battelloavapore.it «Sei brutta. Ma brutta, brutta. Ma proprio brutta!» ripete una voce dentro di lei ogni volta che Fulvia passa davanti a uno specchio. «Il tuo naso è brutto, la tua faccia è brutta.» Eppure non è sempre stato così. Fino a qualche mese fa, lo specchio non era un aguzzino e Fulvia aveva il cuore leggero: il primo anno del liceo, le amiche, la cotta segreta per Zacchi della 3ª C, il più figo della scuola... Tutto è cominciato con l'"Orrendo fatto", alla festa di compleanno di Giada, quando Emilio Zacchi l'ha guardata e all'improvviso ha detto: «Ma l'avete visto il naso della De Rossi? È grande quanto quello di una mosca». Gli altri sono scoppiati a ridere, lei ha sentito una vampa di fuoco salirle dai piedi alla faccia. Da quel giorno a scuola Fulvia è diventata Nasomosca. Da quel giorno la sua vita è andata lentamente in frantumi, la disperazione le ha curvato le spalle, il suo cuore si è fatto fragile come il cristallo. Ma può l'amore cambiarsi in odio? E davvero la fissa per il naso è una malattia, come dice la vecchia vicina di casa, Jo, l'unica con cui Fulvia si confida? Età di lettura: da 12 anni. Tea Ranno, nata in provincia di Siracusa, è un’acclamata autrice per adulti (tra gli altri L’amurusanza, Terramarina e Gioia mia). Si è aggiudicata il Premio Chianti nel 2008 e il Premio letterario Città di Erice nel 2021. Per Il Battello a Vapore ha pubblicato anche Bellissima nella collana “Luna”. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…

1 Giada Giustetto "Biennale Democrazia" 13:46
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Giada Giustetto "Biennale Democrazia" www.biennaledemocrazia.it Giovedì 27 marzo, ore 11:00 Cavallerizza Reale, Torino Responsabilità collettive. Perché il femminismo serve anche ai ragazzi Lorenzo Gasparrini, Giada Giustetto, Gaia Gondino. In seguito a femminicidi o casi di stupro, le persone socializzate come uomini – e che si riconoscono come tali – spesso rifiutano di essere considerati parte in causa. Perché vedersi addossare la colpa di qualcosa che non si è fatto in prima persona? Ci si può considerare collettivamente responsabili senza farsi ostacolare dalla paura di sentirsi colpevoli? Con il filosofo Lorenzo Gasparrini, una riflessione sulla differenza tra colpa e responsabilità nella violenza di genere. E su come promuovere, soprattutto tra le persone più giovani, un agire consapevole che contribuisca al cambiamento sociale. Sabato 29, marzo, ore 17:00 Polo del '900, Torino Parole e arte per raccontare il conflitto Enrica Boffetta, Giada Giustetto. Un gruppo di persone di varia provenienza culturale, sociale e politica, in una serie di incontri preparatori, ha dato vita a uno spazio narrativo libero. Attraverso lo strumento privilegiato del video, ogni partecipante esprime, racconta e condivide la propria esperienza di conflittualità. Proiezione del percorso laboratoriale e dibattito. Giada Giustetto, laureata in Culture Moderne Comparate, si è specializzata nell’insegnamento dell’italiano L2 e ha svolto attività di ricerca in Storia Culturale presso l’EUI. Da anni lavora nella progettazione didattica e nella formazione in scuole medie inferiori e superiori e svolge attività di docenza a ragazze, ragazzi e adulti presso istituti scolastici, agenzie formative e associazioni del territorio. Attualmente lavora nel Cpia4 di Torino e si occupa di progetti di formazione linguistica e di cittadinanza destinati a richiedenti asilo. Collabora con Biennale Democrazia da 6 edizioni, occupandosi di redigere i percorsi formativi per le scuole secondarie di primo e secondo grado e di realizzare un progetto che coinvolge i Cpia e altre realtà migranti sul territorio. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
Fabrizio Masucci "Superlunaria" Rivista Immaginaria www.superlunaria.it Un nuovo periodico bimestrale solo cartaceo, a-social, sfacciatamente inattuale. Cartacea, indisciplinata, lunare: «Superlunaria» è una rivista bimestrale sfacciatamente inattuale. Si direbbe anzi l’esito di una “risoluzione contro-attuale”. Pubblicata esclusivamente su carta e stampata a colori in grande formato (28 x 42 cm), non si trova in vendita su nessuna delle grandi piattaforme. Inoltre, per scelta deliberata, la rivista non ha pagine ufficiali sui social network. La leggerezza e la “lontananza prossima” della luna, gli entusiasmi, le delusioni e la passione per le cause perse delle riviste novecentesche, la tradizione dei lunari e degli almanacchi popolari, già reinterpretata in chiave colta e divertita nel corso del Novecento (si pensi all’Almanacco del Pesce d’Oro 1960 curato da Delfini, Flaiano e Fratini) e, su tutto, la dimensione dell’immaginario: queste varie spinte – depotenziate spesso dal disincanto, dal divertissement e dall’autoparodia – confluiscono e convivono in «Superlunaria» determinando spirito e fisionomia di una rivista che rifiuta in blocco linguaggi e formule prevalenti nella comunicazione d’oggi e rispedisce al mittente la “fantasmagoria di simulacri” che per convenzione e pigrizia accettiamo come “realtà”. In «Superlunaria», infatti, quasi tutto è immaginato. Nella rubrica “Lettere alla redazione”, insieme ai messaggi di persone inventate ma verosimili, sono pubblicate presunte lettere di veri autori del passato, da Leopardi a Manganelli, da Borges a Marinetti: essi scrivono per criticare o compatire la rivista e talvolta finiscono per discutere animatamente tra loro. Inesistenti sono anche i titoli presentati, con tanto di copertina e dati editoriali, nella rubrica “Libri a reazione”: temi e “quarte” di queste fantomatiche pubblicazioni sono perlopiù scelti a scopo satirico, per mettere alla berlina cortocircuiti e paradossi dello spirito del tempo. Le scorribande per cieli immaginari e il gioco in apparenza fine a sè stesso non intendono però essere un esercizio autoreferenziale: anche laddove la cosiddetta “realtà” – ossia il “popoloso sogno collettivo” (Borges) – sembra del tutto assente, essa è invece sottintesa o allusa; nei singoli “pezzi” fuori rubrica, che rappresentano la spina dorsale di ogni numero, la realtà è poi implicata più o meno apertamente. La dimensione “superlunare” e quella “reale”, quindi, si sfiorano, si sovrappongono, talvolta si intersecano, talaltra urtandosi producono scintille di senso o nonsenso. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
Massimo Cuono "Biennale Democrazia" www.biennaledemocrazia.it Torna a Torino dal 26 al 30 marzo 2025 Biennale Democrazia, un progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, in collaborazione con il Polo del ’900, l’Università di Torino e il Politecnico di Torino. Fin dalla sua prima edizione, Biennale Democrazia si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e gode del sostegno di Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT e di numerosi altri partner, tra i quali Reale Mutua, Smat, Camera di Commercio. Con il titolo Guerre e Paci, la IX edizione di Biennale Democrazia sarà dedicata al conflitto, alla violenza e alla guerra, alla luce della persistente minaccia di scontri interni alle società democratiche e dell’attuale scenario di crescente tensione globale. Discuteremo della democrazia come tecnica di convivenza pacifica tra individui, nazioni, specie. Se il conflitto è connaturato al carattere plurale delle nostre società, le istituzioni democratiche devono recuperare la loro funzione di risoluzione pacifica delle controversie. Lungi dall’essere il frutto della presunta bontà dell’essere umano, la pace è piuttosto il risultato di equilibri precari spinti dalla necessità di trovare accordi che salvaguardino la sopravvivenza dei singoli, degli Stati, del pianeta. In questa edizione discuteremo di violenza e conflitto nello loro diverse dimensioni e delle strategie di pacificazione, dentro e fuori i confini nazionali. Per esplorare il rapporto tra i conflitti e le possibilità di pacificazione, la IX edizione si articolerà in quattro percorsi: violenze e dissenso nelle società democratiche; geopolitica della guerra e della pace; conflitti globali, conflitti locali; immaginare la pace, tra utopia ed eresia. Biennale Democrazia è una manifestazione culturale promossa dalla Città di Torino e realizzata dalla Fondazione per la Cultura Torino. Obiettivo dell’iniziativa è la diffusione di una cultura della democrazia che sappia tradursi in pratica democratica. Biennale Democrazia è un laboratorio permanente d’idee aperto a tutti, con una particolare attenzione nei confronti degli studenti delle scuole superiori e dell’università. Il progetto si articola in una serie di momenti preparatori e di tappe intermedie – dagli incontri negli istituti scolastici ai workshop di discussione tematica – che culminano, ogni due anni, in cinque giorni di appuntamenti pubblici: lezioni, dibattiti, letture, forum, seminari di approfondimento e momenti diversi di coinvolgimento attivo della cittadinanza.Tutto ciò con la presenza dei più autorevoli protagonisti della cultura nazionale e internazionale, e con la collaborazione di oltre 70 tra istituzioni, enti e associazioni, che rendono possibile una ricca circolazione di idee, suggestioni, proposte. Biennale Democrazia è anche arte, cinema, teatro. I rapporti di partnership con gli enti culturali della città permettono di realizzare iniziative che usano i linguaggi della creatività e dello spettacolo, all’insegna della trasversalità e della commistione delle modalità espressive. Accanto alle lezioni, ai dibattiti e agli incontri, il calendario di Biennale Democrazia ospita dunque rassegne cinematografiche a tema, percorsi espositivi, concerti e momenti di animazione cittadina, spettacoli teatrali, performance e incursioni in spazi insoliti e inattesi. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…

1 Bruno Montesano "Israele-Palestina oltre i nazionalismi" 24:45
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Bruno Montesano "Israele - Palestina oltre i nazionalismi" edizioni e/o www.edizionieo.it Il 7 ottobre e la punizione collettiva contro Gaza lasceranno tracce profondissime nelle già lacerate società israeliane e palestinesi. Gli interventi qui raccolti affrontano quel che è successo in questi mesi secondo il prisma dell’antinazionalismo e della necessità di superare le diverse forme di disumanizzazione e solidarietà selettiva maturate in decenni di occupazione e apartheid. Non per approdare ad un impossibile equilibrismo, ma per provare a capire quali forme di coesistenza siano possibili al di là dello Stato-nazione. "Sapere, comprendere, sentire. Meglio: sapere senza comprendere e comprendere senza sentire, sono condizioni mentali che indicano una falsa postura e che soprattutto producono false percezioni. Molto pericolose soprattutto quando in partita c’è la dichiarazione di voler capire per davvero qualcosa nei conflitti sociali, culturali, politici, simbolici. Ogni riferimento alla questione di «prendere posizione» rispetto alla questione israelo-palestinese è deliberatamente voluto. Proprio per questo, uno dei meriti di Israele – Palestina. Oltre i nazionalismi (e/o) è di non fondare un partito, ma di porre questioni ineludibili a tutte le parti e opinioni in campo. In breve compiere una operazione intellettuale. Anzi, ancora meglio: dare un volto a che cosa debba essere l’intellettuale oggi: indicare questioni che ciascuna delle parti in conflitto e in discussione non può scantonare o eludere. Per farlo Bruno Montesano ha lavorato rielaborando la riflessione aveva proposto sulle pagine web della rivista “Il Mulino” nel novembre scorso e ha raccolto testi, alcuni già pubblicati, in Italia e fuori d’Italia, altri (Maria Grazia Meriggi, Mario Ricciardi, Luigi Manconi, Widad Tamini) invece, chiesti in relazione all’obiettivo di questo breve ma indispensabile libro." David Bidussa su Gli Stati Generali Bruno Montesano, dottorando in Mutamento sociale e politico (UniTo/UniFi), ha conseguito un master alla School of Oriental and African Studies (Soas) di Londra. Si occupa del rapporto tra razzismo, istituzioni ed economia. Collabora con “il manifesto” e con la rivista “Gli Asini”. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…

1 Duccio Caccioni "Non ci sono più le mele di una volta (per fortuna). 18:32
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Duccio Caccioni "Non ci sono più le mele di una volta (per fortuna)" ColtivaTo Festival Internazionale dell'Agricoltura www.coltivato.com Il vecchio adagio ci suggerisce che i sapori di un tempo non esistono più e che le mele di una volta erano migliori e più saporite di quelle odierne. Con simpatia e sapienza agronomica, Duccio Caccioni prova a smontare questo preconcetto e ci racconta la storia del miglioramento genetico delle mele, illustrandoci come e perché abbiamo migliorato questo prodotto e cosa possiamo e dobbiamo ancora fare per rendere le mele (ma non solo) più gustose e più sostenibili. Duccio Caccioni, agronomo e fitopatologo, è direttore di Mercato del Centro AgroAlimentare di Bologna (CAAB Spa). È presidente della Commissione di Borsa per i Prodotti Ortofrutticoli Convenzionali e Biologici della Camera di Commercio di Bologna. È docente di marketing agroalimentare alla Bologna Business School (Università di Bologna Museo della Frutta Francesco Garnier Valletti, Torino Inaugurato nel febbraio del 2007, il museo espone oltre mille modelli di «frutti artificiali plastici» realizzati da Francesco Garnier Valletti (1808-1889), geniale ed eccentrica figura di artigiano artista e scienziato, e il patrimonio storico e scientifico della Regia Stazione di Chimica Agraria costituita nel 1871 e divenuta nel 1967 Sezione operativa torinese dell'Istituto Sperimentale per la Nutrizione delle Piante (INPS) di Roma (ora C.R.A.- R.P.S. - Centro di Ricerca per lo Studio delle relazioni tra piante e suolo). IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…

1 Massimiliano Bellavista "Immagini in una pagina bianca" 19:55
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Massimiliano Bellavista "Immagini in una pagina bianca" Betti Editrice www.betti.it Come appare la storia vista dagli occhi di un fotografo? Come scrive il diario di una vita chi è abituato a “pensare con gli occhi”? La vita movimentata, ma allo stesso tempo in qualche modo prevedibile, di Edward Rossi, fotografo di guerra al seguito dell’esercito americano, amico e collaboratore di una leggenda della fotografia come Carl Mydans, subisce una svolta improvvisa nel 1944 durante la battaglia di Cassino. Seguendo una catena di circostanze apparentemente casuali, Rossi si troverà catapultato sotto falsa identità oltre le linee nemiche prima a Firenze, durante l’occupazione nazista, e poi a Siena, subito dopo la Liberazione. La guerra non ha solo portato morte e distruzione materiale, ma anche indelebili ferite al patrimonio artistico universale. Sulle tracce di un famoso disegno di Raffaello, trafugato nel 1944, la narrazione si snoda in un intreccio appassionante tra storia, arte e fiction che porta fino ai giorni nostri. Con un finale assolutamente imprevedibile. Massimiliano Bellavista, è docente universitario presso l'Università di Siena, giornalista, scrittore e blogger di thenakedpitcher.com. Esperto di letteratura breve, i suoi romanzi e racconti sono tradotti in inglese, francese e spagnolo. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…

1 Roberto Audisio "Giornate FAI di Primavera" 16:28
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Roberto Audisio "Giornate FAI di Primavera" Sabato 22, Domenica 23 marzo 2025 www.fondoambiente.it https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/i-luoghi-aperti/?utm_source=google&utm_medium=cpc&utm_campaign=giornatefai&utm_content=search&gad_source=1&gclid=Cj0KCQjw-e6-BhDmARIsAOxxlxXZp67FgHq5osF_aibiBsyeKFaHYVw-KuhOQYzbr5shlAM18W2GvPQaAvxgEALw_wcB Sono 50 anni che il FAI si dedica alla cura del patrimonio culturale e paesaggistico italiano e all’educazione alla bellezza. Il 2025 segna un traguardo importante per la Fondazione, che nasceva nel 1975 per iniziativa di Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli. L’occasione giusta per festeggiare insieme, condividendo l’esperienza della scoperta e della meraviglia per la quantità e varietà dei nostri tesori di storia, arte e natura, arriva il weekend del 22- 23 marzo: con le Giornate FAI di Primavera, che tornano per la 33ª edizione. Torna il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese con l’apertura a contributo libero di 750 luoghi speciali in 400 città. l FAI – Fondo Ambiente Italiano è una fondazione senza scopo di lucro nata nel 1975 per tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano attraverso numerose iniziative, tra cui le giornate FAI, che dal 1993 rappresentano una grande festa dedicata alla bellezza di questo Paese. Sabato 22 e domenica 23 marzo 2025, tornano per la 33ª edizione le Giornate FAI di Primavera con visite a contributo libero in 750 luoghi speciali in 400 città per raccontare l’eccezionale varietà del patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Durante queste giornate i volontari e le volontarie del FAI ti aspettano in tutta Italia per accompagnarti in itinerari tematici insoliti e scoprire un paese pieno di bellezza, e che spesso passa inosservato o, peggio, viene dimenticato e deturpato. Coloro che decidono di partecipare, sostengono con il proprio contributo la missione della Fondazione. Per chi lo volesse, è possibile sostenere ulteriormente la missione della Fondazione con contributi di importo maggiore oppure attraverso l’iscrizione annuale. Per partecipare alle Giornate FAI di Primavera è consigliato prenotare, cliccando sul bottone "Prenota" presente in ogni scheda dedicata a ogni luogo visitabile sul Portale del FAI. Contributo minimo suggerito per prenotarsi: 3 euro. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…

1 Sabino Maria Frassà "Il Braille Stellato" 18:35
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Sabino Maria Frassà "Il Braille Stellato di Fulvio Morella" Il 2025 è l'anno del Braille Stellato, l'alfabeto ideato da Fulvio Morella per celebrare il bicentenario del sistema di scrittura utilizzato dalle persone cieche e ipovedenti. Il Braille Stellato, ideato da Fulvio Morella nel 2022, è un innovativo alfabeto visivo-tattile che trasforma il linguaggio braille in un codice estetico ispirato alle costellazioni. I punti braille vengono sostituiti da stelle, dando vita a un cielo stellato in cui è possibile leggere e toccare enigmatici messaggi celesti. Da Freud a San Francesco, da Pierangelo Bertoli a Seneca, tutto l'immaginario dell’artista prende forma attraverso costellazioni che si fanno parole. Questo sistema rivoluziona la scrittura braille, unendo percezione tattile ed esperienza visiva, trasformando ogni opera in un intreccio di arte, inclusione e narrazione. Il risultato è una scrittura che non è solo un mezzo di comunicazione, ma anche una forma di espressione poetica e universale. Questo innovativo linguaggio tattile ed estetico, concepito dall’artista valtellinese classe 1971 e promosso per primo da Cramum, ha ottenuto un crescente riconoscimento da parte di istituzioni e collezioni di prestigio internazionale. Le opere di Morella sono entrate a far parte di raccolte di rilievo, tra cui il Museo del Braille di Milano, il Museo del Braille di Parigi, la Zecca Italiana, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, la Monnaie de Paris e l’UNESCO di Parigi. Il valore del suo lavoro è stato consacrato con la vittoria del Premio alla Carriera Alfredo d’Andrade 2023 e la selezione per importanti eventi artistici e medaglie ufficiali. "Con il suo alfabeto stellato, Morella invita il pubblico a toccare il cielo con le dita, trasformando l’arte in un’esperienza tanto evocativa quanto sensoriale e inclusiva", spiega Sabino Maria Frassà, direttore creativo di Cramum. Il Braille Stellato rappresenta una nuova frontiera dell’arte multisensoriale, in cui la bellezza diventa accessibile a tutti, abbattendo barriere percettive e culturali. "Le opere di Morella nascono con l’obiettivo di essere universali, superando i limiti della percezione e rendendo l’arte un’esperienza condivisa e senza confini", aggiunge ancora Frassà. Attraverso il suo linguaggio universale, Morella ci ricorda che i limiti sono solo traguardi da superare con ingegno e sensibilità, trasformando ogni opera in un ponte tra emozione e conoscenza. Il braille stellato e le Olimpiadi L’innovazione del Braille Stellato ha portato alla selezione delle opere di Fulvio Morella per la realizzazione di prestigiosi riconoscimenti internazionali. In particolare, la Medaglia "Ailes de Mouette" per le Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi 2024: un omaggio al superamento dei limiti e alla resilienza, presentata presso l’INJA Louis Braille di Parigi. "Il Braille, da 200 anni, è uno strumento straordinario che abbatte le barriere, rendendo le persone cieche e ipovedenti parte pulsante e attiva della società," afferma Stéphane Gaillard, direttore dell’INJA Louis Braille. Dopo questo successo, l'artista è stato selezionato dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dall’Unione Stampa Sportiva Italiana (USSI) per elaborare la medaglia della prima edizione del Premio CIP-USSI, un riconoscimento assegnato a giornalisti e comunicatori che hanno saputo raccontare lo sport paralimpico con passione e dedizione. È nata così la medaglia "Raccontami", ispirata al proemio dell’Odissea, che invita alla riflessione sul valore della narrazione. "Ogni eroe, per esistere e trasformarsi in mito e leggenda, ha bisogno di una narrazione: senza di essa, l’impresa resta nell’ombra, silenziosa e incompiuta," sottolinea Sabino Maria Frassà, Direttore Creativo di Cramum. Il Premio CIP-USSI, come spiega il Presidente del CIP Luca Pancalli, celebra e racconta "il valore dello sport come strumento di benessere e inclusione, capace di contribuire alla crescita culturale, sociale e civile del Paese". La medaglia è stata assegnata a numerosi giornalisti e comunicatori di spicco, tra cui Claudio Arrigoni, Novella Calligaris, Mattia Chiusano, Maria Luisa Colledani, Paolo De Laurentiis, Sandro Fioravanti, Giovanni Bruno, Claudio Lenzi, Nadia Lauricella, Dario Marchetti, Mirko Narducci, Mario Nicoliello, Roberto Pacchetti, Felicita Pistilli, Giacomo Prioreschi, Lorenzo Roata, Sonia Arpaia e Mauro Ujetto.Le Mostre Dedicata al Braille Stellato Le mostre sul Braille Stellato Il Braille Stellato, presentato per la prima volta nella mostra Romanitas presso lo spazio Gaggenau della capitale, è oggi protagonista della rassegna I limiti non esistono, nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026. La rassegna, ideata da Sabino Maria Frassà, si sviluppa nei luoghi che saranno il cuore delle Paralimpiadi: Milano, Val di Fiemme e Cortina. Il primo appuntamento, Le stelle che non ti ho detto, si è tenuto nel 2025 presso il Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese, aprendo il ciclo con una mostra co-curata dalla neo-direttrice Elsa Barbieri e dallo stesso Frassà. L’esposizione si è arricchita di performance dentro e fuori il Museo, alcune delle quali proseguiranno anche oltre la chiusura ufficiale della mostra, prevista per il 29 giugno 2025. In autunno, l'attenzione si sposta a Milano con la mostra LUDI – L’arte è un abbraccio, ospitata presso Palazzo Regione Lombardia. Al centro di questa esposizione vi è un inedito dialogo tra arte tattile e le sculture gonfiabili di Franco Mazzucchelli, incentrato sulla percezione sensoriale e sull’inclusione. La rassegna si concluderà con l'esposizione Cortina di Stelle al Lagazuoi Expo Dolomiti, il museo più alto delle Dolomiti. Qui, per la prima volta, verranno presentate le sculture luminose del ciclo Braillight, che combinano il Braille Stellato con la luce, creando un’esperienza immersiva a 2.732 metri di altitudine. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…

1 Chiara Colombini "La Resistenza italiana tra guerra e pace" 20:34
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Chiara Colombini "La resistenza italiana tra guerra e pace. A ottant'anni dalla liberazione" Biennale Democrazia www.biennaledemocrazia.it Biennale Democrazia Giovedì 27 marzo, ore 15. Teatro Carignano, Torino La resistenza italiana tra guerra e pace. A ottant’anni dalla liberazione Chiara Colombini, Carlo Greppi, coordina Silvia Truzzi. In collaborazione con il Polo del ’900. La Resistenza vive un cambio generazionale. Se fino a pochi anni fa il filo del racconto univa ancora nonni e nonne (protagonisti diretti) ai nipoti, chi va oggi a scuola non ha conosciuto i testimoni: del ventennio e dei «venti mesi» ha memoria solo indiretta. Non è necessariamente un male: spezzare la «catena» della memoria può aprire a prospettive nuove, meno condizionate. Le ragioni per preoccuparsi, però, non mancano: cresce lo sdoganamento del passato fascista, mentre il 25 aprile si riduce spesso a una celebrazione retorica. Il ricordo di chi sconfisse il fascismo va riempito di nuovo di significato: coriaceo e reale, come lo erano le vite che nella lotta sono andate perdute. Chiara Colombini "Storia passionale della Resistenza italiana" Laterza Editori www.laterza.it «Un libro come questo è una novità assoluta. Chiara Colombini ha colmato una lacuna offrendoci una straordinaria storia ‘dal basso’ della Resistenza, un suo racconto corale: lettere, diari, carteggi confluiscono in un materiale gonfio di passioni, inquieto, turbolento, che l’autrice padroneggia grazie alla solidità delle sue categorie interpretative.» - Giovanni De Luna, La Stampa «Chiara Colombini fa parte di quella nuova generazione di storici e storiche che hanno ridato lustro e visibilità alla storia della Resistenza.» - Salvatore Cannavò, il Fatto Quotidiano A partire dall’8 settembre del 1943 e fino al 25 aprile del 1945, migliaia di giovani e meno giovani abbandonarono la loro vita abituale, presero le armi e si gettarono in un’avventura che stravolse la loro esistenza. Quali furono i sentimenti e le passioni che li spinsero a fare questa scelta e li sostennero in quei venti mesi? Chiara Colombini lavora presso l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”. Con Aldo Agosti ha curato Resistenza e autobiografia della nazione. Uso pubblico, rappresentazione, memoria (Seb27 2012); con Carlo Greppi, Storia internazionale della Resistenza italiana (Laterza 2024). È inoltre curatrice di: Giulio Bolaffi, Partigiani in Val di Susa. I nove diari di Aldo Laghi (FrancoAngeli 2014); Pedro Ferreira, Diario partigiano (Bollati Boringhieri 2025). È autrice di Anche i partigiani però (Laterza 2021) e Storia passionale della guerra partigiana (Laterza 2023). IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…

1 Lucia Galasso "Storia del pane e dell'acqua" ColtivaTo Festival 17:52
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Lucia Galasso "Storia del pane e dell'acqua, una benedizione quotidiana" ColtivaTo, Festival Internazionale dell'Agricoltura www.coltivato.com Coltivato, Festival Internazionale dell'Agricoltura Torino, Circolo dei Lettori Venerdì 21 marzo 2025,ore 18:15 Lucia Galasso "Storia del pane e dell'acqua, una benedizione quotidiana" L’antropologa Lucia Galasso racconta la storia del mondo attraverso i simboli dell’acqua e del pane, due alimenti con un imponente portato culturale: senza acqua e pane il mondo non sarebbe lo stesso, e nemmeno il genere umano. Lucia Galasso è antropologa dell’alimentazione con una passione per il cibo e le storie che si nascondono dietro ogni piatto. Convinta che la cucina sia il vero “linguaggio universale”, ha passato anni a esplorare come le tradizioni culinarie si intreccino con la cultura e la biologia umana, indagando il cibo non solo come nutrimento, ma come specchio delle società e delle loro identità. È autrice del libro Storia e civiltà del pane. Un viaggio tra archeologia e antropologia (Edizioni Espress, 2022). Lucia Galasso "Storia e civiltà del pane" Un viaggio tra archeologia e antropologia Edizioni Espress Storia e civiltà del pane. Il pane è una presenza costante nella storia dell’essere umano. Si tratta di un alimento che ha il pregio di essere al tempo stesso cibo e simbolo, è uno dei cibi più ricchi di significati, di funzioni e di valenze culturali, porta con sé memorie, valori simbolici e tradizioni che vanno oltre al semplice sfamare il corpo: il pane nutre anche lo spirito. Non a caso, in piena pandemia da Covid-19, la panificazione è tornata prepotentemente all’interno delle case degli italiani, il consumo di lievito madre ha toccato vette inusuali e si è rivelata una nuova caratteristica di questo alimento: gli effetti confortanti. Presente nella mitologia egizia come in quella greco-romana, nella Bibbia come nei Vangeli, il pane è l’alimento che accompagna la storia dell’uomo fin dalle origini e non sembra destinato a separarsene mai. Storia e civiltà del pane. Con una prefazione di Claudio Ferlan. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
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